Formazione, Interviste, Recensioni e molto altro...

Il Podcast

Tabella dei Contenuti

Picture of Daniele Zaccone
Daniele Zaccone

Editor e Scrittore - Fondatore di Navigando Parole

Salone del Libro di Torino 2025: parole leggere, radici profonde

Dal 15 al 19 maggio 2025, Torino ha riaperto le porte del suo cuore culturale: il Salone Internazionale del Libro, giunto alla sua XXXVII edizione. Un appuntamento che non è solo una fiera editoriale, ma un vero e proprio rito collettivo, un crocevia dove si incontrano editori, autori, lettori, giornalisti, filosofi, artisti, musicisti, attivisti e visionari.

Il tema scelto per questa edizione è “Le parole tra noi leggere”: un invito alla leggerezza che non è superficialità, ma profondità senza peso, in omaggio all’idea calviniana di una letteratura che solleva lo spirito e attraversa i tempi con grazia e forza.


Le origini del Salone: da scommessa a istituzione

Il Salone del Libro nasce nel 1988 per iniziativa del libraio Angelo Pezzana e dell’imprenditore Guido Accornero. La prima edizione si tiene a Torino Esposizioni, attirando oltre 500 editori e più di 100.000 visitatori: un successo immediato. Dal 1992, si sposta al Lingotto Fiere, sede che diventerà la casa permanente dell’evento.

Nel corso degli anni, il Salone è cresciuto in numeri e prestigio, diventando il più importante appuntamento editoriale in Italia e uno dei più autorevoli in Europa, accanto a colossi come la Fiera di Francoforte e quella di Parigi.


Le tappe fondamentali e gli ospiti internazionali

Negli anni, il Salone ha accolto alcune delle voci più potenti della letteratura mondiale:

  • Josif Brodskij, poeta russo premio Nobel;

  • Zygmunt Bauman, sociologo e filosofo della “modernità liquida”;

  • Amos Oz, testimone della letteratura israeliana;

  • Margaret Atwood, tra le penne più affilate del femminismo letterario;

  • Javier Cercas, firma dell’identità europea;

  • Abdulrazak Gurnah, Nobel per la Letteratura 2021.

Tra i momenti storici, ricordiamo il 2001, quando fu introdotto il concetto di Paese Ospite, e il 2017, anno del passaggio di testimone dalla Fondazione per il Libro al Circolo dei lettori, che ha rilanciato l’evento con una nuova visione culturale e gestionale.


Edizione 2025: numeri, novità e protagonisti

Sotto la guida della direttrice Annalena Benini, giornalista culturale e curatrice sensibile al mondo narrativo e sociale, il Salone 2025 ha offerto:

  • 137.000 mq di superficie espositiva;

  • 700 editori italiani e stranieri;

  • 2.000 eventi in 5 giorni, in 51 sale;

  • oltre 200.000 visitatori attesi;

  • 500 eventi diffusi in città grazie al Salone Off.

Crescere: una nuova sezione

Grande novità di quest’anno è la sezione “Crescere”, curata dallo psicologo Matteo Lancini, che esplora il rapporto tra lettura, educazione, relazioni, adolescenza e formazione identitaria.


Ospiti da non perdere: chi c’è al Salone 2025

Il parterre è stato ricco e trasversale:

  • Emmanuel Carrère, gigante della narrativa d’inchiesta e dell’autofiction;

  • Yasmina Reza, la penna sottile del teatro europeo;

  • Licia Troisi, regina del fantasy italiano;

  • Dacia Maraini, una delle voci più longeve e intense del Novecento;

  • Scott Turow, autore bestseller di legal thriller;

  • Carlo Lucarelli, volto del noir italiano;

  • Antonio Albanese e Nino Frassica, testimonial di una cultura pop che non rinuncia all’intelligenza.

E ancora: Erin Doom, fenomeno editoriale tra young adult e mistero; Aldo Cazzullo, Michela Murgia (con un omaggio postumo) e molti altri.


Il Salone Off: la cultura nei quartieri

Il Salone Off, attivo dal 2004, continua a portare gli autori nelle scuole, carceri, ospedali, librerie indipendenti, musei e teatri. Trasformando la città di Torino in una vera capitale diffusa della cultura. Un modo per restituire la parola a chi spesso non ha voce.


Un evento che guarda al futuro

Il Salone del Libro non è solo una celebrazione della lettura, ma uno specchio delle contraddizioni e delle possibilità del nostro tempo. Quest’anno più che mai si è parlato di:

  • editoria digitale e intelligenza artificiale;

  • parole e politica (con molti incontri sul linguaggio dell’odio e sulla memoria);

  • libertà di stampa e censura, anche con ospiti da Iran, Afghanistan e Russia;

  • editoria indipendente, con spazi dedicati a case editrici coraggiose e visionarie.


Conclusione: perché il Salone conta, ancora oggi

In un’epoca dominata dalla rapidità, dagli scroll infiniti e dalla disattenzione cronica, il Salone del Libro è un luogo che rallenta, ascolta, connette. Un posto dove l’umanità si ritrova nella pagina scritta e nelle parole dette.
Un evento che ci ricorda che leggere è ancora uno degli atti più rivoluzionari e trasformativi a nostra disposizione.


Per il programma completo, le registrazioni degli eventi e le novità editoriali:
➡️ Visita il sito ufficiale: www.salonelibro.it

Richiedi una Collaborazione
Categorie Articoli