Recensione de: “La scatola rossa” di Anita Napolitano

Un viaggio narrativo tra Tarocchi, anime in ascolto e una Parigi che incanta

“La scatola rossa” è un romanzo delicato e simbolico, capace di intrecciare narrativa intimista, esoterismo psicologico e poesia urbana. Protagonista è Arianne, un’affascinante “traghettatrice di anime” che ogni domenica, al Cafè Choupette nel Quartiere Latino di Parigi, incontra sconosciuti desiderosi di raccontarsi. A guidarla è un mazzo di Tarocchi consacrato, mezzo di ascolto e rivelazione.

Costruito come una raccolta di racconti legati agli Arcani Maggiori, il libro di Anita Napolitano è un invito alla riflessione attraverso storie che parlano di lutto, desiderio, solitudine e rinascita. La scrittura è raffinata ma empatica, arricchita da un’ironia gentile e da un’ambientazione che rende Parigi quasi un personaggio.

Con eleganza e profondità, l’autrice ci accompagna in una lettura che si fa rito, lasciando spazio all’interpretazione del lettore — proprio come una vera stesa di carte. Consigliato a chi ama i simboli, la narrativa d’atmosfera e le connessioni invisibili tra destino e scelta.

🎧 Ascolta la recensione audio: https://youtu.be/oP-hrz3q_rQ