Scrittore ed Editor - Fondatore di Navigando Parole
Uno degli errori più comuni tra gli scrittori, specialmente alle prime armi, è l’uso eccessivo dell’info dump. Questo fenomeno si verifica quando l’autore riversa una grande quantità di informazioni in un unico punto della narrazione, spesso interrompendo il flusso della storia e allontanando il lettore dall’esperienza immersiva. Ma perché l’info dump è dannoso e come si può sostituire senza sacrificare la chiarezza e la profondità della storia?
L’info dump si presenta sotto molte forme: spiegazioni storiche, descrizioni prolisse, esposizione di retroscena o dettagli tecnici inseriti senza una giustificazione narrativa. Il problema principale è che spezza l’illusione della storia vissuta in prima persona, trasformandola in una lezione o un’enciclopedia. Se il lettore si sente spettatore passivo, perde il coinvolgimento emotivo e il senso di immedesimazione.
Nella scrittura immersiva, dove l’obiettivo è far vivere al lettore la storia attraverso i personaggi, l’info dump risulta particolarmente dannoso. Ogni dettaglio superfluo, ogni spiegazione imposta dall’esterno, spezza la connessione con il punto di vista del personaggio e rovina l’illusione di trovarsi dentro la scena.
Il principio dello “show, don’t tell” è fondamentale per evitare l’info dump. Invece di spiegare un concetto, puoi mostrarlo attraverso azioni, dialoghi e sensazioni.
❌ Info Dump: Marco aveva perso il padre in un incidente quando era bambino, e da allora aveva sviluppato una paura irrazionale delle macchine veloci.
✅ Alternativa immersiva: Marco si irrigidì quando il motore della macchina ruggì all’accensione. Le mani gli sudavano, e per un istante il ricordo delle sirene della polizia lo avvolse come un’onda gelida.
Qui il lettore scopre la paura di Marco in modo naturale, senza che gli venga spiegata direttamente.
Invece di fornire lunghi paragrafi di esposizione, lascia che le informazioni emergano organicamente attraverso la percezione dei personaggi.
❌ Info Dump: La città era stata distrutta vent’anni prima da un’invasione aliena, lasciando solo rovine e piccoli insediamenti di sopravvissuti.
✅ Alternativa immersiva: Le dita di Sara sfiorarono il muro bruciato. I solchi della pietra le raccontavano vent’anni di pioggia acida e disperazione. Ancora si intravedevano i segni degli artigli alieni, profondi come ferite mai rimarginate.
Ora il lettore scopre la storia attraverso l’esperienza diretta della protagonista, senza bisogno di un paragrafo di spiegazione.
I dialoghi possono essere un’arma a doppio taglio: usati bene, arricchiscono la narrazione; usati male, diventano un mezzo artificiale per scaricare informazioni sul lettore.
❌ Dialogo con info dump: “Sai, Luigi, da quando l’azienda è stata fondata nel 1973 da mio nonno, ha sempre avuto problemi economici, e l’anno scorso abbiamo quasi chiuso a causa della crisi del mercato.”
✅ Alternativa immersiva: “Sai che mio nonno si rivolta nella tomba ogni volta che parliamo di chiudere? Ha lottato tutta la vita per questa azienda.”
In questo modo, il lettore intuisce il contesto senza essere sommerso da informazioni inutili.
Un buon metodo per introdurre dettagli è farli emergere nel corso di un conflitto tra personaggi, rendendoli parte integrante della storia.
❌ Info Dump: Lucia aveva sempre desiderato lasciare il suo piccolo paese di provincia, ma i suoi genitori le avevano imposto di restare per occuparsi della famiglia.
✅ Alternativa immersiva: “Tu non capisci,” sbottò Lucia, serrando i pugni. “Io volevo andarmene! Non volevo restare qui a guardare la vita scorrermi davanti come un film di cui non ho scelto la sceneggiatura.”
Qui il lettore scopre il passato di Lucia in modo coinvolgente e dinamico.
Un modo efficace per evitare il sovraccarico informativo è distribuire le informazioni lungo la narrazione, lasciando che emergano nei momenti più adatti.
❌ Info Dump: La spada magica era stata forgiata da un antico stregone e tramandata di generazione in generazione, nascosta in un tempio segreto finché il protagonista non l’avesse trovata.
✅ Alternativa immersiva: Il metallo fremeva sotto le dita di Alden, come se custodisse un segreto secolare. “Da dove viene questa spada?” chiese. L’anziano fabbro strinse le labbra, gli occhi persi nei ricordi. “Non è ancora il momento di saperlo.”
Così il mistero rimane vivo e la narrazione mantiene il ritmo senza appesantire il lettore.
Il sottotesto permette di trasmettere informazioni senza esporle esplicitamente.
❌ Info Dump: Giovanni era un uomo triste perché aveva perso sua moglie anni prima in un incidente.
✅ Alternativa immersiva: Giovanni girò il cucchiaino nella tazza vuota, lo sguardo fisso sulla sedia di fronte. Era vuota. Da anni ormai.
Qui il lettore percepisce la solitudine del personaggio senza bisogno di una spiegazione diretta.
L’info dump è uno degli ostacoli principali alla scrittura immersiva, perché allontana il lettore dalla storia e lo rende spettatore anziché protagonista. Per evitarlo, è fondamentale integrare le informazioni nel contesto narrativo, sfruttare il punto di vista dei personaggi e lasciare che il lettore scopra il mondo della storia in modo naturale. Inoltre, distribuire le informazioni nel tempo e sfruttare sottotesti e simbolismi aiuta a mantenere un ritmo narrativo coinvolgente. In questo modo, la narrazione diventa più fluida, intensa e memorabile.